Alla scoperta dello Stile Liberty sul Lago d’Iseo
Nella cornice di un autunno che ci regala la sensazione di trovarci sospesi sulla tela di un pittore, circondati da incredibili tonalità di giallo, arancione, rosso, verde, marrone e bordeaux, il Lago di Iseo ci può ancora sorprendere: basta mettersi sulle tracce dello Stile Liberty che caratterizza alcune architetture del luogo.
È sufficiente recarsi a Sarnico, sponda occidentale del Sebino. Non solo un borgo che fra le sue viuzze e i suoi vicoli ci racconta di Medioevo e Rinascimento: Sarnico rivela un cuore Liberty che batte sulle sponde del Lago Sebino, facendone una delle capitali dell’Art Nouveau in Italia.
L’importante presenza dello Stile Liberty nella zona risponde al nome dell’Architetto Giuseppe Sommaruga: di nascita milanese, durante i primi anni del ‘900 portò in riva al Lago la sua passione per questo nuovo stile architettonico emergente e per le arti applicate. Formatosi all’Accademia di Brera sotto la guida di Camillo Boito, è stato un interprete magistrale del modernismo internazionale e le sue opere, che spaziano dal palazzo urbano, alla casa d’affitto per arrivare alla villa urbana e di vacanza, si caratterizzano per la forza espressiva, per il contrasto di volumi e materiali, per la ricchezza decorativa e l’abilità nel trattamento materico delle superfici.
Nel 1907 la famiglia Faccanoni convoca Sommaruga per affidargli l’incarico di progettare alcune ville e successivamente altri due edifici. La prima villa a venire alla luce è quella di Giuseppe Faccanoni: subito dopo Sommaruga si dedica alla seconda villa quella che oggi è nota come Villa Passeri ed infine porta a compimento il progetto della terza villa, oggi conosciuta come Villa Surre. Ancora due progetti, quello del mausoleo di famiglia nel cimitero di Sarnico e di un asilo infantile che si trova in Piazza S. Redentore e presenta ancora delle facciate integre.
In ciascuno dei cinque edifici lo stile eclettico di Sommaruga è ben riconoscibile con la sua capacità di integrare gli edifici nel paesaggio naturale e di arricchirli di originalissimi elementi decorativi, spesso ispirati alla natura e agli animali. Notevole anche la sua capacità di mescolare materiali tipici del luogo, come la pietra di Sarnico e Credaro, con materiali propri dell’architettura moderna, come cemento, ceramica e ferro.
Con una semplice passeggiata potrete allora godere delle viste di questi bellissimi edifici baciati dal sole tiepido di inizio autunno e immergervi nella vivace atmosfera che agli inizi del ‘900 attraversava l’Europa intera: l’Hotel Continental che si trova vicinissimo a Sarnico è pronto ad accogliervi!