Capo di Ponte in Val Camonica: sulle tracce degli antichi Camuni
Capo di Ponte è un comune della media Val Camonica. La sua fama è legata alle incisioni rupestri della Valle Camonica e ai suoi tre parchi archeologici, tutti e tre patrimonio dell’UNESCO: per questo motivo vale bene una giornata di escursione spesa alla scoperta della nostra storia più antica, quella legata al popolo dei Camuni che iniziarono a popolare questa valle circa 9000 – 8000 anni fa, dapprima come cacciatori poi come seminomadi e infine come stanziali, circa 5000 anni fa.
La Valle Camonica infatti grazie alla rete di parchi e siti d’arte rupestre, di aree archeologiche, di musei e percorsi gestiti rappresenta un vero e proprio “sistema culturale” all’interno del quale ciascun visitatore può scoprire un percorso affascinante tra archeologia, storia, arte, trekking e natura.
Dei tre parchi archeologici il primo che vi segnaliamo per primo è il bellissimo Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane: questo è stato il primo parco ad essere creato in Valle Camonica già nel 1955. Il parco si sviluppa su una superficie di oltre 14 ettari e con le sue rocce incise costituisce uno dei più importanti siti archeologici nell’ambito del sito del Patrimonio Mondiale UNESCO n. 94 “Arte Rupestre della Valle Camonica”. Nel cuore dello splendido bosco che è compreso nel parco possiamo ammirare 104 rocce incise, ognuna illustrata da pannelli esplicativi: le rocce sono suddivise secondo 5 percorsi che è possibile percorrere in non meno di 4 ore.
Il secondo parco che incontriamo, se ci poniamo alla scoperta della Val Camonica, è il Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina: un vero e proprio gioiello, molto curato, ricco di percorsi facili e altrettante incisioni tutte ben illustrate. Questo parco è di origine più recente del precedente e offre l’opportunità di godersi una bella passeggiata e altrettanti bei panorami alla scoperta dei segni antichissimi della presenza dell’uomo preistorico in queste zone. Da non perdere l’incisione della Rosa Camuna che, nella versione stilizzata, dal 1975 è diventata il simbolo della Regione Lombardia! Curiosità: se vi trovate sul percorso azzurro e uscite dalla carrabile, dopo circa 100 mt alla vostra sinistra troverete la famosa panchina gigante!
Il terzo parco che incontriamo è Il Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo, inaugurato nell’ottobre del 2005: alcuni importanti ritrovamenti archeologici avvenuti mentre si stava allestendo il parco ne hanno ridefinito la funzione in luogo di culto con pietre incise. Gli scavi effettuati hanno infatti portato alla luce un santuario strutturato, risalente all’Età del Rame (III millennio a.C.) che, con alterne vicende, fu in uso fino all’Alto Medioevo quando i Cristiani lo dismisero in quanto sede di culto pagano.
Capo di Ponte è anche sede del MUPRE, il Museo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica. Ospitato nell’antico edificio di Villa Agostani nel centro storico di Capo di Ponte, il Museo non offre solo l’esposizione dei reperti archeologici, ma li arricchisce, inserendoli assieme all’immenso patrimonio di immagini incise sulle rocce, in un sistema di lettura e ricostruzione che è diventato il codice identitario della Valle stessa e dei suoi primi abitanti. Un importante Museo che ricostruisce la vita degli antichi Camuni, dei loro culti sacri, della loro cultura materiale per arrivare alla loro scrittura, derivante dall’alfabeto etrusco settentrionale.